E’ un valsusino il padre della tecnologia digitale

Già dopo la laurea, conseguita presso il Politecnico di Torino, Leonardo Chiariglione scelse di affinare lo studio intrapreso con il dottorato in Comunicazioni elettriche presso l’Università di Tokyo preludendo così a quelle esperienze di ricerca trasfrontaliere che prevedono come sede itinerante di lavoro il mondo intero. Non casuale, pertanto, l’ennesimo riconoscimento attribuitogli lnei giorni scorsi a Dallas per meriti scientifici, considerando il peculiare accompagnarsi di genialità ed impegno di Leonardo, da un decennio responsabile di un gruppo di lavoro che lui stesso ha costituito ad Ottawa e comprendente ben 25 stati. Finalità della ricerca, ultimata tempo addietro nella sua prima parte a Singapore dal gruppo MPEG (gruppo esperto d’immagini in movimento) la possibilità di gestire le immagini mediante calcolatore utilizzando segnali via satellite e via cavo della tv digitale: “Quando la banda diventa poco costosa anche piccole comunità possono così usufruire della televisione numerica” - osserva con la semplicità che gli è propria Chiariglione. In effetti, nonostante la fama conseguita come “padre della tecnologia digitale”, la conoscenza di numerose lingue (fra queste il giapponese) e le trasvolate dei continenti con l’assiduità nostrana nell’uso dell’automobile, il villardorese che coordina centinaia di cervelloni in tutto il mondo conduce (disponibilità di tempo permettendo) una vita per nulla ostentata in seno alla propria simpatica famiglia, prestando anche il suo impegno nel Gruppo Culturale Villardorese dopo il ruolo svolto con determinazione nella civica assemblea consiliare. In primavera, sempre negli Stati Uniti Leonardo, ha ricevuto il prestigioso “Emmy”, equivalente all’Oscar per la televisione, altri ne riceverà prossimamente per gli obiettivi che via via il suo gruppo riesce a realizzare; chi vuole ulteriori ragguagli sull’ing. Leonardo Chiariglione, il Mpeg, la Fipa (associazione che si occupa di entità software che emulano l’intelligenza umana) o sul lavoro presso il Centro studi della Telecom di Torino il Cselt, che egli dirige, può rivolgersi direttamente ai suoi indirizzi su Internet considerando la casualità nell’incontrarlo alla Borgionera nel suo orto, sempre intento com’è nel condurre ad oggi il futuro, affinchè le genti di tutto il mondo sempre di più possano comunicare e conoscersi meglio.